Felice come una Pasqua - Episodio 12 (stagione 6)

Alessio
Buongiorno e benvenuti all’ultima puntata della stagione 6 di ITALIANO ON-AIR. Io sono Alessio

Katia
E io sono Katia. Come ha detto Alessio questo episodio chiude la sesta stagione del nostro podcast, ma dopo una piccola pausa torneremo con la stagione primaverile di ITALIANO ON-AIR 2024.

Alessio
Esatto, noi abbiamo 3 stagioni di podcast: autunno, inverno e primavera. 

Katia
Un po’ come nella moda, dove ci sono le collezioni autunno-inverno e primavera-estate.

Alessio
Bene bene, quindi per il finale di stagione di cosa parliamo?

Katia
Beh visto che abbiamo nominato la Pasqua direi che una puntata pasquale ci sta bene!

Alessio
A tal proposito ho letto un bellissimo articolo sul nostro blog

Katia
Si,l’ho letto anche io

Alessio
Perfetto allora siamo in sintonia

Katia
L’articolo si intitola: “Perché si dice: essere felice come una Pasqua?”. Se volete leggerlo vi mettiamo il link nella descrizione dell’episodio e nel transcript.

Alessio
Si, intanto qui ve lo raccontiamo un po’. Partiamo dalla Quaresima: il periodo di 40 giorni che precede la Pasqua e che in passato prevedeva molti divieti e sacrifici.

Katia
Questo periodo inizia ancora con il mercoledì delle ceneri (dopo Carnevale) e finisce con il giovedì Santo, che è il giovedì che precede la Pasqua. Fino alla fine del 19° secolo, quando le pratiche religiose erano più rigorose e severe, il periodo della Quaresima era vissuto in modo particolarmente austero, con molti sacrifici e divieti. Per esempio: non si potevano mangiare carne, pesce e dolci, né bere alcolici e c’era un divieto assoluto di avere rapporti sessuali con il proprio coniuge.

Alessio
Era proibito anche cantare, suonare, leggere poesie, dipingere e ascoltare musica.

Katia
Una cosa che ho scoperto in questo articolo è che la superstizione che il colore viola porti sfortuna agli artisti deriva proprio da questo periodo.

Alessio
Si, perché la Quaresima non era un periodo fortunato per gli artisti, con tutti questi divieti, perdevano il lavoro! E, dato che gli Ecclesiastici, cioè i membri della Chiesa Cattolica, indossavano vestiti viola, questo ha portato all’idea che il viola porti sfortuna agli artisti e che non lo si debba mai indossare entrando in un teatro.

Katia
E quindi durante la Quaresima non si poteva fare niente.

Alessio
Ecco perché sono nate espressioni come “lungo come la Quaresisma” per indicare qualcosa di molto noioso e senza fine; “fare Quaresima” per dire che si è mangiato poco e che si è ancora affamati e anche “avere una faccia da Quaresima” per indicare una persona dall’aria triste o smunta.

Katia
Però poi finalmente arrivava la Pasqua e si poteva festeggiare con dolci e squisitezze della cucina italiana. Ecco perché si dice essere felici come una Pasqua!

Alessio 
Oggi abbiamo usato un po’ di termini interessanti, che ne dici di spiegarne qualcuno?

Katia
Volentieri! Abbiamo detto che io e te siamo in sintonia, perché eravamo in perfetto accordo sull’argomento da trattare oggi.

Alessio
Il sacrificio è un atto rituale attraverso il quale si offre qualcosa a una divinità, ma oggi si usa per indicare una grave rinuncia o privazione, sopportata per il bene di altri o per necessità, ma anche per un ideale, per esempio: fu un estremo sacrificio per ottenere la libertà.

Katia
Infine austero, che è un aggettivo che indica un persona o un periodo rigido, severo, proprio come la Quaresima.

Alessio
Con questo abbiamo concluso la nostra puntata. Non ci resta che augurare Buona Pasqua a tutti gli ascoltatori che la festeggeranno.

Katia
Noi ci prendiamo una piccola pausa e ci risentiamo il 10 di aprile per una nuova stagione di ITALIANO ON-AIR

Alessio
Scriveteci per raccontarci come trascorrerete questo periodo, se avete curiosità sulla lingua italiana o se volete che trattiamo un particolare argomento.

Katia
Ci fa sempre molto piacere leggere i vostri messaggi

Alessio
Si, un caro saluto a tutti

Katia
E ci risentiamo il 10 di aprile. Ciao!