Il Tricolore - Episodio 2 (stagione 9)

Katia
Buongiorno a tutti in nostri ascoltatori e benvenuti a una nuova puntata di Italiano ON-Air. Io sono Katia…

Alessio
E io sono Alessio. Non sai quanto mi è piaciuta la puntata della scorsa settimana sulla bandiera della pace, non c’è proprio modo migliore per iniziare l’anno… E per questo ho pensato di ricollegarmi all' argomento.

Katia
Ah? E come?

Alessio
Direi che fino ad oggi non abbiamo mai parlato in maniera approfondita del Tricolore, cioè la bandiera italiana, di cui tra l’altro si è celebrata la festa proprio pochi giorni fa, il 7 gennaio. 

Katia
Oh, benissimo. Allora, oggi, ci aspetta una puntata molto patriottica, subito dopo la sigla…

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Katia
Per parlare della bandiera italiana direi di partire dalla parte più ovvia, cioè i tre colori che la compongono: il verde, il bianco e il rosso. E attenzione all’ordine! Non rosso, bianco e verde. Ma che cosa rappresentano questi colori?

Alessio
Ricordo che non molto tempo fa anche la nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata colta impreparata a questa domanda, quindi vediamo insieme.

Secondo l’interpretazione tradizionale il verde rappresenta le pianure e le colline d’Italia; il bianco ricorda invece la neve delle Alpi; mentre il rosso simboleggia il sangue versato dai combattenti durante le guerre per l’unificazione. 

Katia
Ah! Ma quindi non vengono dalla pizza Margherita?! 

Alessio
No, e a differenza di quello che molti credono, è il contrario: il pomodoro, la mozzarella e la foglia di basilico sono stati scelti da un pizzaiolo proprio per omaggiare la visita a Napoli di Margherita, Regina d’Italia.

Katia
Comunque, ricordo anche un’altra versione, forse più poetica, secondo cui abbiamo il verde per la speranza; il bianco per la fede; e il rosso per l’amore e la carità.

Alessio
Ma adesso passiamo alla parte storica che è davvero affascinante. Allora, la bandiera italiana nasce ufficialmente il 7 gennaio del 1797. Siamo a Reggio Emilia, e in quel periodo l’Italia era divisa in tanti piccoli Stati.

Katia
Giusto, non c’era ancora l’Italia unita! Ma cosa c’entra Reggio Emilia?

Alessio
Beh, proprio a Reggio Emilia si era appena formata la Repubblica Cispadana, uno degli Stati creati durante l’occupazione napoleonica. Durante un’assemblea, i rappresentanti decisero di adottare una bandiera ufficiale per rappresentare i loro ideali di libertà e unità.

Katia
Ah, capisco! E i tre colori, verde, bianco e rosso, da dove vengono?

Alessio
Si pensa che siano stati ispirati dalla bandiera della Rivoluzione Francese, a cui è stato sostituito il blu con il rosso.

Katia
Quindi il tricolore nasce come simbolo rivoluzionario?

Alessio
Esattamente! Era il simbolo di un’Italia che sognava di essere libera e unita. Però c’è da dire che non era ancora esattamente come lo conosciamo oggi.

Katia
Ah, no? E cosa c'era di diverso?

Alessio
Inizialmente le bande erano orizzontali, non verticali. Poi con l’unità d’Italia nel 1861 è stato scelto come bandiera nazionale, chiaramente a strisce verticali, ma con al centro lo stemma della famiglia Savoia.

Katia
Interessante! Quindi il tricolore come lo conosciamo oggi è arrivato più tardi?

Alessio
Sì, esatto. La versione definitiva con le bande verticali e senza stemmi è stata adottata solo nel 1946, con la nascita della Repubblica Italiana. Ed ora lo vediamo sventolare sugli edifici pubblici, durante gli eventi sportivi e per le celebrazioni nazionali.

Katia
Bene, arriviamo alle tre parole nuove di oggi. La prima è un verbo, omaggiare. Significa rendere omaggio, cioè mostrare rispetto, ammirazione o gratitudine verso qualcuno o qualcosa e può essere fatto attraverso gesti, parole o azioni simboliche.

Alessio
La seconda è emblema, come quello della famiglia Savoia di cui abbiamo parlato. Si tratta di un'immagine, un oggetto o un segno che rappresenta un'idea o un concetto in modo simbolico e riconoscibile, spesso ricollegandosi a valori o identità.

Katia
E chiudiamo con il verbo sventolare, ovvero muovere in aria qualcosa, come una bandiera o un fazzoletto, grazie al vento o attraverso un movimento della mano. 

Alessio
Bene, e anche per oggi siamo arrivati alla fine della puntata. Non ci resta che salutarvi, vi aspettiamo la prossima settimana per un nuovo episodio di ITALIANO ON-AIR, ricordandovi che potete contattarci usando i nostri canali social (Facebook o Instagram), oppure scrivendoci a podcast@scuolaleonardo.com o, infine, lasciando un messaggio vocale tramite il sito podcast.scuolaleonardo.com.

Katia
Grazie per essere stati con noi oggi, qui, su Italiano On-Air. Alla prossima settimana!

Alessio
Ciao a tutti!