Il Negroni - Episodio 3 (stagione 7)

Katia
Buongiorno Alessio e buongiorno alle nostre ascoltatrici e ai nostri ascoltatori.

Alessio
Buongiorno Katia, tutto bene?

Katia
Si, molto bene, ieri sera ho avuto un aperitivo molto divertente, dove ho scoperto un sacco di cose.

Alessio
Oh…e… su cosa?

Katia
Sull’aperitivo che va di moda un po’ in tutto il mondo, ma che è nato in Italia, anzi precisamente a Firenze.

Alessio
Ma come? A Firenze non si beve solo del buon vino del Chianti?

Katia
Eh no, ormai da diversi anni i cocktail spopolano anche qua, come in tutta Italia, si va dal classico Spritz, che è di origine veneta, a cocktail più leggeri come l’Hugo o il Bellini. Ma ho scoperto che c’è un cocktail che è il re assoluto in Italia, ma anche all’estero!

Alessio
Ah sai che mi sa che ho capito: il Negroni! Ma io pensavo che fosse nato a Milano! Com’è che te ne vieni fuori con la storia che è nato a Firenze?

Katia
Perché lo dice il nome stesso! Il cocktail è stato inventato dal Conte Camillo Negroni, un cittadino fiorentino dei primi del ‘900, ma molto cosmopolita: ha vissuto a Londra, negli Stati Uniti, e proprio a New York ha avuto l’occasione di assaggiare l’Americano, un cocktail a base di bitter e vermouth, piuttosto leggero.

Alessio
Ah quindi dici che si è ispirato all’Americano?

Katia
Si, una volta tornato a vivere a Firenze, il Conte Camillo Negroni ha provato a proporre un cocktail all'americana nell’aristocratico Caffè Casoni, in via de’ Tornabuoni, una zona molto centrale. Qui ha chiesto al barista di rafforzare il suo cocktail preferito, l'Americano. Gli ha chiesto di aggiungere una dose di gin, in memoria dei suoi ultimi viaggi londinesi.

Alessio
Che poi il Negroni è così popolare, anche perché estremamente semplice da preparare. Contiene solo 3 ingredienti: Gin, Campari e Vermouth rosso: un terzo, un terzo, un terzo.

Katia
Sì. In più a contraddistinguere questa bevanda alcolica dalle altre è la fetta d’arancia. Una sorta di firma stessa del conte. Luca Picchi, barman del famoso Caffè Gilli a Firenze, ha scritto un libro dove ha ricostruito la storia del Negroni che si intitola “Negroni Cocktail, una leggenda italiana”. A proposito della fetta d’arancia, scrive: “Per quei tempi era un vero lusso e un modo per distinguersi, visto che prima di lui tutti mettevano solo un po’ di scorza di limone” . 

Alessio
Sai non pensavo che ci fosse una storia così grande dietro il Negroni, tra l’altro mi sembra di capire che sia un cocktail di vecchia data

Katia
Si, ha esattamente 105 anni!

Alessio 
Ma come ha fatto a diventare famoso in tutto il mondo?

Katia
Beh, in Italia all’epoca era una vera e propria novità. All’inizio veniva chiamato un Americano alla maniera del conte Negroni, ma chiaramente il nome era troppo lungo, quindi ha iniziato a essere indicato, più semplicemente, come Negroni. Nonostante tutto cominci a Firenze, gli altri due ingredienti utilizzati sono legati ai maggiori centri urbani dell’Italia settentrionale: il Campari, di Milano, e il Vermouth che, invece, ha origine nella città di Torino. La sua popolarità aumenta durante gli anni della Dolce Vita, periodo in cui l’Italia è invasa dai più grandi artisti del mondo. Il successo è così grande che viene addirittura citato nei racconti di Ernest Hemingway e di Ian Fleming.

Alessio
Ma pensa… E a questo punto dimmi, a te Katia piace il Negroni?

Katia
Si, ma devo dire che è un po’ forte per me, preferisco il Negroni Sbagliato, più dolce e leggero perché qui il gin viene sostituito dal vino bianco frizzante o dallo spumante Brut, in questo modo diminuisce il tasso alcolico e il gusto è più dolce.

Alessio
Ok, prima che tutto questo alcol ci dia alla testa, vediamo alcune parole che abbiamo citato oggi.

Katia
D’accordo. Io ho detto che i cocktail “spopolano” anche nella patria del vino. In questo caso “spopolare” non segue il suo significato tradizionale (dove spopolamento sta per diminuzione della popolazione), ma nel linguaggio familiare viene usato per dire che è famoso, che ha un gran successo.

Alessio
Il Conte Negroni era un “cosmopolita”, cioè un cittadino del mondo, perché ha vissuto in diversi posti e aveva una mentalità molto aperta a culture diverse.

Katia
“Sbagliato” sta per errato, fatto male, in questo caso il Negroni Sbagliato è un Negroni fatto male, nel senso che non ha gli ingredienti tradizionali.

Alessio
C’è anche un film che racconta la storia del Negroni, che consiglio vivamente, è un film del 2021 si chiama “Looking for Negroni” di Federico Micali.

Katia
Bellissimo, tra l’altro è da poco disponibile sulla piattaforma di Rai Play, per chi è in Italia o per chi vive all’estero ma ha la possibilità di accedere a Rai Play vi mettiamo il link diretto nella descrizione della puntata (https://www.raiplay.it/programmi/lookingfornegroni).

Alessio
Ben ti ringrazio per questa puntata così vivace e ringrazio i nostri ascoltatori per essere stati con noi.

Katia
Grazie anche a te. Ci diamo appuntamento alla prossima settimana per un nuovo episodio di ITALIANO ON-AIR.